"Le due mogli", "Ida", "L’anello di Pepe", "Il caso del capitano Candiolo" e "Il conte di Montoro": questi sono solo alcuni dei titoli delle novelle raccolte in questa antologia, definite dallo stesso autore "inverosimili". Questo piccolo gioiellino racconta in chiave gotica e, al contempo, strettamente verista, quelle che erano le superstizioni e le tradizioni legate al mondo occulto maggiormente diffuse nell’Ottocento napoletano. Un’opera che saprà trasportare il lettore in un vero e proprio viaggio alla scoperta del lato oscuro del folklore nostrano.
Federigo Verdinois (1844 – 1927) è stato uno scrittore e giornalista italiano, nonché prolifico traduttore letterario. Esordisce con lo pseudonimo "Picche" collaborando con testate quali il "Corriere del mattino" di Napoli e il romano "Fanfulla". In seguito, si dedica alla traduzione di numerose opere letterarie, oltre 300. Traspone infatti in italiano dal francese, dal tedesco, dal polacco e dal norvegese i romanzi di illustri autori stranieri, come Gogol, Puskin e Dostoevskij. Il volume più significativo della sua intera carriera da narratore è rappresentato dai "Racconti inverisimili di Picche", oltre al quale ricordiamo "Amore sbendato", "Nebbie germaniche" e "Nuove novelle".