Nel 1916, spronato dal commento entusiastico di Giovanni Papini, Alfredo Panzini si decide a pubblicare il resoconto di un suo viaggio a giro per lâItalia. Con fare scherzoso e con una prosa mai banale, egli ha assemblato il presente testo tre anni prima, affrontando un itinerario, da Milano a Roma, che è sembrato guidato piĂš dal caso che dalla volontĂ . "Viaggio di un povero letterato" è un documento straordinario, vibrante di amore per il nostro paese e per la sua profonda cultura. Da Vicenza a Bologna, da Venezia a Rimini, Panzini riesce a tessere la tela di un grande schema sentimentale: provare a descrivere la bellezza del Belpaese affidandosi a un reportage!
Alfredo Panzini (1863-1939) nasce a Senigallia, figlio di un medico riminese. Trascorsa lâinfanzia a Rimini, frequenta il Convitto Nazionale Foscarini a Venezia e poi lâUniversitĂ di Bologna, laureandosi in Lettere (fra i suoi docenti, anche Giosuè Carducci). InsegnerĂ per tutta la vita al Liceo Ginnasio Statale Terenzio Mamiani di Roma, affiancando alla professione di insegnante una vivace produzione letteraria e lessicografica. Nel 1905, infatti, è fra i compilatori del Dizionario Moderno Hoepli. Scrittore estremamente prolifico, firma una trentina di romanzi (fra cui "Rose dâogni mese", "Il padrone sono me!" e "La sventurata Irminda"), ma è anche autore di vari saggi storici ("Sigismondo Malatesta") e letterari ("Lâevoluzione di Giosuè Carducci").