Il marchese Alberto Alberti Ăš un uomo volubile, in continua ricerca di appagamento. Molte sono le donne che la vita gli farĂ incontrare lungo la strada: câĂš la timida Adele, sua cugina, che lo ama sinceramente; la contessina Manfredini, donna risoluta e affascinante; la piĂč matura contessa Armandi, che lo trascinerĂ in una relazione adultera; câĂš infine la ballerina Selene, per cui Alberto, tuttavia, non riesce a provare grandi sentimenti. Troppo indeciso, per cogliere con completezza lâamore autentico di Adele, Alberto si condanna ad unâesistenza di fughe e di allontanamenti, che ne fanno, agli occhi di chi legge, un personaggio perfettamente tragico: lâantesignano dei molti "vinti" che Verga creerĂ nelle sue opere piĂč mature.
Giovanni Verga (1840-1922) nasce a Catania in unâantica famiglia di origine aragonese. Arruolatosi nella Guardia Nazionale di Garibaldi (1860), si dedica in parallelo alle prime produzioni letterarie, dando vita alla rivista "Roma degli Italiani". VivrĂ a lungo fra Firenze, Milano e Roma â entrando cosĂŹ in contatto col coevo mondo letterario â per poi ristabilirsi definitivamente a Catania (1893). Verga Ăš considerato il massimo esponente del Verismo e, con capolavori assoluti quali "I Malavoglia" e "Mastro-don Gesualdo", ha conosciuto grandissima fama, ottenendo nel 1920 anche la nomina a Senatore del Regno dâItalia.