"La ballerina", per chiunque conosca e apprezzi la grande Matilde Serao, Ăš come un sicuro ritorno a casa: siamo sempre a Napoli â cittĂ celebrata dallâautrice in tanti altri romanzi â e abbiamo unâaltra grande protagonista femminile, impegnata in una lotta estenuante contro le storture e i pregiudizi di una societĂ che sembra volerla rifiutare. Carmela Minino Ăš una ballerina di terza fila al Teatro San Carlo. Quella che potrebbe sembrare una vita serena, coronata dallâarte e dalla creativitĂ , Ăš in realtĂ unâesistenza squallida, fatta di stenti e sofferenze, di sfruttamento del lavoro e di emarginazione sociale. Il suo mestiere Ăš guardato con sospetto dai ben pensanti, e la costante fatica fisica non Ăš certo premiata con qualche agio domestico. Carmela Ăš un personaggio tragico, animato da una vitalitĂ che la renderĂ sicuramente ammirevole agli occhi di chi legge. Difficile restare indifferenti, di fronte a un romanzo cosĂŹ intenso e profondo.
Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al "Capitan Fracassa" e conoscendo il futuro marito Edoardo Scarfoglio. SarĂ con lui, quindi, che coronerĂ lâambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione â da cui nasceranno quattro figli â i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarĂ Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dĂ vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao Ăš stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne bloccĂČ la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.