La tragedia di un popolo narrata da uno dei piĂč grandi scrittori di frontiera del Novecento.
Primo volume della celebre Trilogia Istriana, "Materada" Ăš un romanzo dalle forti tinte autobiografiche, che racconto di unâepoca tristemente ben nota a Fulvio Tomizza: quella dellâemigrazione forzata di migliaia di istriani dalle proprie terre ataviche verso unâItalia ostilmente indifferente alla loro sofferenza. Protagonista del romanzo Ăš Francesco Koslovic, contadino istriano impegnato nel disperato tentativo di conservare la proprietĂ del terreno su cui lui e il fratello hanno lavorato per una vita intera. Tragedia famigliare, quindi, ma anche collettiva. La storia, narrata senza filtri e con la commossa partecipazione dellâautore, non puĂČ lasciare indifferenti...
Fulvio Tomizza (1935-1999) nasce nella contrada di Materada, nel comune istriano di Giurizzani. Cresciuto in mezzo alle tensioni interetniche fra italofoni e slavi, con lâirrompere della Seconda guerra mondiale Ăš costretto a riparare a Trieste con la famiglia. Iscrittosi allâAccademia di Arte Drammatica e alla facoltĂ di Lettere di Belgrado, nel 1957 esordisce con i primi racconti, cui faranno seguito, di lĂŹ a poco, i romanzi della Trilogia Istriana: "Materada" (1960), "La ragazza di Petrovia" (1963) e "Il bosco di acacie" (1966). Ai suoi romanzi, che raccontano la difficile vita degli italiani di frontiera, Tomizza affianca unâoriginale produzione teatrale ("Vera Verk", "La storia di Bertoldo", "Lâidealista") e una serie di testi per lâinfanzia ("La pulce in gabbia", "Il gatto Martino"). Nel 1977, col romanzo "La miglior vita", si aggiudica il Premio Strega.