Quando Lemuel Gulliver si sveglia su un'isola dopo un naufragio, con mani e piedi legati e tante frecce puntate su di lui, penseresti che ogni speranza è perduta. Ma i rapitori sono alti un dito, la corda è sottile come un filo e le piccole frecce sfiorano appena la superficie della pelle di Gulliver. Questa storia non è nemmeno tanto assurda rispetto a quanto capiterĂ a Gulliver in mare, ma, ironicamente, nessuna avventura susciterĂ una reazione emotiva Quando Lemuel Gulliver si sveglia su un'isola dopo un naufragio, con mani e piedi legati e tante frecce puntate su di lui, penseresti che ogni speranza è perduta. Ma i rapitori sono alti un dito, la corda è sottile come un filo e le piccole frecce sfiorano appena la superficie della pelle di Gulliver. Questa storia non è nemmeno tanto assurda rispetto a quanto capiterĂ a Gulliver in mare, ma, ironicamente, nessuna avventura susciterĂ una reazione emotiva nellâuomo. "I viaggi di Gulliver" (1726) di Jonathan Swift sono unâottima satira politica. Pubblicato poco dopo "Robinson Crusoe" di Daniel Defoe, offre una visione dell'umanitĂ molto diversa rispetto a quella ottimistica di Defoe, ridicolizzando e, al contempo, aprendo la porta a discussioni piĂš ampie.
Narrato da Ginzo Robiginz.
Jonathan Swift (1667-1745) è stato un satirico, saggista, poeta e libellista politico anglo-irlandese, meglio conosciuto per le sue opere satiriche come "Una modesta proposta" (1729) e "I viaggi di Gulliver" (1726).