Pubblicato a Torino nel 1929, "Racconti di tutto il mondo" è una raccolta estremamente eterogenea e vivida di impressioni di viaggio, scritte da Arnaldo Cipolla nel corso delle sue molte spedizioni a giro per il pianeta. Grazie a un occhio critico molto accentuato â specie nei confronti delle malefatte del colonialismo â ma anche di una sensibilitĂ decisamente fuori dal comune, il grande esploratore e avventuriero comasco ci porta con sĂŠ alla scoperta delle piccole meraviglie a cui ha assistito di persona. Dalla Cina allâEgitto, dallâArabia al Sudamerica (passando per lâIndia e la Thailandia), chi legge si trova di fronte a uno spettacolo maestoso, fatto di personaggi umili ma straordinari, a tratti bizzarri e non sempre virtuosi. Un distillato di umanitĂ , quindi, nato dallâintraprendenza e dal profondo senso di responsabilitĂ di un nomade moderno, che ha anticipato molte presunte consapevolezze che la nostra contemporaneitĂ , troppo spesso, si accredita come esclusivamente proprie.
Arnaldo Cipolla (1877-1938) nasce a Como, figlio di un garibaldino. Appassionatosi fin da giovanissimo ai viaggi, nel 1904 decide di arruolarsi volontario e partire per il Congo belga. Da questa esperienza trarrĂ il materiale per il primo reportage, consistente in una corrispondenza con la sua famiglia ("Dal Congo"). Da lĂŹ in poi, Cipolla viaggerĂ e scriverĂ ininterrottamente, collaborando a varie riviste e affrontando innumerevoli spedizioni dallâAfrica al Medio Oriente, dalla Cina allâIndia e dallâOceania alle Americhe. Autore instancabile, firma non solo molte importantissime corrispondenze, ma anche alcuni celebri romanzi a sfondo coloniale, come "Il cuore dei continenti" (1926), "Il re fanciullo" (1920) e, soprattutto, "Unâimperatrice dâEtiopia" (1921). Grazie alla sua sensibilitĂ a dir poco anticipatrice, i suoi testi sono stati spesso ricordati in occasione di recenti conflitti â come, ad esempio, le Guerre del Golfo â in quanto latori di considerazioni che brillano ancora per la loro sconcertante attualitĂ .