Desiderate conoscere gli aspetti piĂš intimi e privati della vita di Vittorio Alfieri, forse il piĂš importante tragediografo della storia letteraria italiana? E allora chi meglio di lui stesso potrebbe accompagnarvi a braccetto lungo lâitinerario di una biografia cosĂŹ densa, che ha attraversato, fra mille avventure, buona parte del Settecento?
Iniziata a Parigi nel 1790, ma poi aggiustata, corretta e prolungata, fino a includere gli anni che arrivano alla sua morte, âVita di Vittorio Alfieri scritta da essoâ verrĂ pubblicata postuma, ottenendo fin dal 1806 un grande successo di pubblico. Suddivisa nelle sezioni â anzi, âEpocheâ â Puerizia, Adolescenza, Giovinezza e VirilitĂ , essa rappresenta unâautobiografia tanto dettagliata quanto riccamente intarsiata di gusto narrativo. Il genio di Vittorio Alfieri, vissuto a giro per mezza Europa e in continua ricerca di nuovi stimoli, emerge cosĂŹ in tutta la propria irrequietezza, affidando ai posteri la memoria di unâesistenza del tutto fuori dal comuneâŚ
Vittorio Amedeo Alfieri (1749-1803) nasce ad Asti da una nobile casata comitale. GiĂ bambino estroverso e volitivo, descriverĂ i primi noiosi anni di vita come i ânove anni di vegetazioneâ, e quelli trascorsi allâAccademia Reale di Torino come gli âotto anni di ineducazioneâ. Dal 1766 al 1774 serve come alfiere nellâesercito piemontese, dedicandosi poi a lunghi anni di viaggi per tutta lâEuropa, fra amori contrastati e duelli sanguinosi. Nel 1777 rinuncia alla cittadinanza piemontese e conosce la contessa dâAlbany Luisa, donna il cui amore lo accompagnerĂ per sempre. Di ideali libertari, simpatizza inizialmente per la Rivoluzione Francese, ma trascorre gli ultimi anni a Firenze in ostinato isolamento dalle vicende napoleoniche. Considerato fra i capostipiti italiani del classicismo e del romanticismo, è autore di innumerevoli opere, fra cui si devono citare almeno le tragedie piĂš note come âFilippoâ, âMaria Stuardaâ e âLa congiura deâ Pazziâ.