Nell'Adelchi emergono il pessimismo e la sfiducia di Manzoni riguardo il destino dell’umanità, che appare divisa, votata alla violenza e allo scontro tra oppressori e vinti: la giustizia terrena è inutile, poiché al male provocato dall’uomo non c’è rimedio. La Storia stessa è una tragedia, come ricorda amaramente il personaggio di Adelchi in punto di morte. Adelchi è una tragedia ambienta in quello che viene indicato dai Romantici come il periodo più buio e barbarico dell’età medievale e si delinea nell’intenzione dell’autore come una requisitoria sul dramma del potere, con le sue ingiustizie, sulla viltà e i suoi tradimenti, che si contrappongono alla figura del protagonista, presentato come l'uomo giusto destinato infine a soccombere.