Massima realizzazione di Spinoza, l'Etica espone il suo sistema metafisico, al quale lavorò dal 1661 al 1665 per poi concluderlo poco prima di morire. Dio o la Natura non agiscono secondo scopi, ma per necessità: bene o male non indicano qualcosa di positivo nelle cose, ma soltanto le rappresentazioni umane di esse, così come il Buono è ciò che aiuta l'uomo ad avvicinarsi al suo "modello". La virtù è essenzialmente la forza di seguire la propria natura, di realizzare il proprio poter-essere, mentre l'affettività deve essere temperata dalla ragione, in quanto la conoscenza diviene essa stessa affetto, gioia che corrisponde all'essenza della natura umana. L'uomo impara che agire per virtù significa agire secondo ragione e volere per sé ciò che si vuole ottengano anche gli altri, da ciò deriva una vita felice e ben spesa.