In una Venezia settecentesca, sospesa tra severi palazzi e vivaci canali, si consuma una delle più brillanti commedie goldoniane sulla società dei suoi tempi. Quattro "rusteghi" – uomini bruschi, misogini e refrattari a qualsiasi forma di galanteria e civiltà – decidono di imporre la loro volontà alle giovani generazioni, organizzando un matrimonio senza che i due sposi, Lucietta e Filippetto, si siano mai nemmeno visti. Il loro ostinato rifiuto delle "molli usanze moderne" e la scontrosa diffidenza verso le donne minacciano di spezzare i desideri dei due ragazzi.

Ma a contrastare i loro piani ci sono l'astuzia e l'arguzia delle donne: la giovane Lucietta, la sveglia Felice e l'intraprendente Marina tessono una rete di inganni e sotterfugi, dimostrando come l'intelligenza e la grazia possano avere la meglio sulla più ottusa rigidità.

Un capolavoro della commedia, dove Goldoni mette in scena con sottile ironia lo scontro tra un mondo vecchio, arroccato su principi autoritari e grotteschi, e una modernità che reclama il diritto alla felicità, all'amore e alla spensieratezza sociale.