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Il merlo bianco

Livre numérique


Rispolverando il fortunato protagonista del suo romanzo d’esordio – risalente al 1865 – Anton Giulio Barrili ci riporta nel mondo colorito del capitan Dodéro, che stavolta racconta le prodezze vissute da suo padre Giovan Battista, gran viaggiatore che aveva affrontato ogni sorta di avventura fra Istanbul, l’India, la Cina e il Giappone. Con il divertito sguardo di un grande narratore, Barrili scandisce così, in una serie di episodi che hanno quasi del picaresco, le tappe di una storia intrisa di esotismo, dal fascino immortale. Come un nostrano Melville, ricorrendo alla sua penna così visionaria, l’autore ci mette in guardia dall’inseguire sogni irraggiungibili. Per citare Guido Mazzoni, che ne introdusse l’edizione del 1929, "Non siamo tutti dei cacciatori che, durante la vita, da un capo all’altro, andiamo in cerca di un merlo bianco?".

Anton Giulio Barrili (1836-1908) nasce a Savona. Laureatosi in Lettere e Filosofia a Genova, nel 1859 si arruola volontario nell’esercito piemontese, partecipando a varie campagne militari al seguito di Garibaldi. Nel corso della sua vita, segnata dall’esperienza risorgimentale, fonda due riviste (L’occhialetto e Il Caffaro) e collabora come redattore al San Giorgio. Assume inoltre la direzione delle riviste Il Movimento (1860) e La Domenica Letteraria (1884). È stato autore di poesia e di commedie, firmando inoltre una cinquantina di romanzi.