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Mondi occulti

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"Le cupole di Glaxor brillavano sotto i raggi incrociati del Sole Azzurro al tramonto e del Sole Rosso che sorgeva. Il cielo era piatto e sprovvisto di stelle, dotato di un suo colore inerte che abbagliava. Laggiù, alla periferia della città, dove il Monte Elem alzava le sue dodici creste bianche sul Lago Okka, l’aria si era fatta viola, con una sfumatura scarlatta dove l’acqua era più profonda...".

Franco Enna è stato uno degli scrittori italiani più innovativi e fantasiosi del Novecento, introducendo nel nostro paese alcuni dei più precoci esempi di fantascienza. "Mondi occulti" narra di un’avventura straordinaria, segnata dall’odio e dall’ingiustizia, ma che si illumina della forza eterna dell’amore. Le leggi, nello Stato di Merial, sono chiare: chiunque si macchi di adulterio – minando, così, la sicurezza della specie – viene condannato ad essere imbottigliato nel razzo-cieco e mandato alla deriva nello spazio, in attesa della sua autodistruzione. È proprio questo il destino di Hola e Narjus, due abitanti del pianeta di Kranon che non hanno saputo resistere alla tentazione. Le loro vite sono appese a un filo, mentre l’astronave si trascina inesorabilmente verso la loro fine...

Francesco Cannarozzo, meglio noto come Franco Enna (1921-1990), è stato uno dei maggiori scrittori di fantascienza italiani, nonché un celebrato anticipatore del giallo contemporaneo. Nato a Castrogiovanni, trascorre la giovinezza a Enna – città in cui farà anche la conoscenza di Andrea Camilleri – per poi trasferirsi a Milano in cerca di fortuna. Impiegato come direttore dell’ufficio stampa dei periodici Mondadori, dal 1955 inizia a pubblicare i primi romanzi di fantascienza per la collana Urania. Essendo uno degli unici scrittori italiani attivi nel genere, diventa ben presto un punto di riferimento per tutti gli appassionati nostrani. L’invenzione del fortunato personaggio del commissario Sartori, poi, lo renderà anche un affermato giallista. Fra i suoi romanzi più noti si possono citare l’esordio "L’inferno confina con Dio" (1952), "Preludio alla tomba" (1955), "Panico al Polo" (1958) e "La bambola di gomma" (1971).