Verso le tre del mattino, dopo una festa in maschera nel suo appartamento da scapolo, l’avvocato Roberto Fenoglio si addormenta ancora vestito. A trentaquattro anni - con una carriera avviata, uno stipendio notevole, un cuoco e un governante al seguito - sembrerebbe aver tutto dalla vita. Nonostante ciò, l'avvocato è infelice e organizza feste per sentirsi meno solo e tenere a bada il vuoto che percepisce nella propria vita.
Le cose però potrebbero cambiare proprio quella notte, quando una ragazza, inseguita da due gendarmi, si rifugia nell´appartamento, entrando dalla porta lasciata accidentalmente accostata. Troverà Fenoglio che dorme beato, ancora con la maschera addosso. Al risveglio, il protagonista sente che la sua vita non sarà più la stessa.
Anton Giulio Barrili (1836-1908) nasce a Savona. Laureatosi in Lettere e Filosofia a Genova, nel 1859 si arruola volontario nell’esercito piemontese, partecipando a varie campagne militari al seguito di Garibaldi. Nel corso della sua vita, segnata dall’esperienza risorgimentale, fonda due riviste (L’occhialetto e Il Caffaro) e collabora come redattore al San Giorgio. Assume, inoltre, la direzione delle riviste Il Movimento (1860) e La Domenica Letteraria (1884). È stato autore di poesia e di commedie, firmando inoltre una cinquantina di romanzi.