Palermo, primi anni del Novecento. Giuseppe Tomasi di Lampedusa è un bambino solitario che trascorre i suoi giorni nel sontuoso palazzo di famiglia, in balia dei tanti adulti che ne infrangono il silenzio con i loro discorsi astrusi. Ed è proprio qui che Giuseppe si imbatte in Antonno, un bambino bizzarro almeno quanto lui e la cui fedeltà è pari a quella dell’albatro, che non abbandona il capitano nemmeno nella disgrazia. Ma Antonno, di punto in bianco, svanisce. Diventato adulto, Giuseppe inizia a cimentarsi nella stesura di un romanzo ispirato alla figura del bisnonno paterno: si intitolerà "Il Gattopardo" e ricondurrà da lui Antonno e la sua visione del mondo rovesciata.
© L’albatro, Simona Lo Iacono (Neri Pozza, 2019) © Simona Lo Iacono. Published in agreement with MalaTesta Lit. Ag., Milano (P)2022 Saga Egmont
Simona Lo Iacono (1970) cura circoli di lettura e convegni letterario-giuridici. Il suo primo romanzo, "Tu non dici parole" (Perrone, 2008), ha vinto il premio Vittori Opera prima. Nel 2010 ha pubblicato "La coda di pesce che inseguiva l’amore" (Sampognaro & Pupi, 2010). Ricordiamo poi "Stasera Anna dorme presto" (Cavallo di Ferro, 2011) e "Effatà " (Cavallo di Ferro, 2013). Nel 2016 "Le streghe di Lenzavacche" (E/O) viene presentato al Premio Strega. Nel 2019 esce per Neri Pozza il nuovo romanzo "L’albatro".