(0)

Povero Cristo

E-Book


Al momento della sua prima pubblicazione (1920) "Povero Cristo" ha quasi l’aspetto di una profezia. Incentrato sulla misera vita di Gesualdo Cristofari, esso rappresenta una carrellata di situazioni, di personaggi, che descrive al meglio il convulso primo dopoguerra italiano. Gesualdo, che parla in prima persona, non risparmia stoccate a niente e a nessuno: attacca l’istituzione del matrimonio, la sacralità della famiglia, l’orizzonte di illusoria escatologia offerto tanto dalla religione quanto dal socialismo, il capitalismo, la politica... Neanche la fuga, l’emigrazione verso l’America, la Francia o la Germania, salvano Gesualdo dalla desolazione e dallo squallore. Egli è testimone brutale della perdita di ogni speranza. Impara, per esperienza personale, a diffidare dei sindacalisti. E, sospeso fra l’insonnia e gli adulteri della moglie, preannuncia pure l’avvicinarsi del fascismo, foriero di nuove miserie...

Mario Mariani (1883-1951) nasce a Roma. Cresciuto a Solarolo, ultima i suoi studi nella capitale. Nel 1907 decide di trasferirsi a Berlino, dove inizia a lavorare come corrispondente. Nel 1911 sposa la ballerina Maria Biondi, da cui si separa già durante la Prima Guerra Mondiale (combattuta in prima linea come ufficiale degli Alpini). Trasferitosi a Milano, pubblica i primi racconti e, dopo aver fondato varie riviste, abbandona definitivamente l’Italia in polemica con l’ascesa del fascismo. Dopo lunghe peregrinazioni, trascorrerà gli ultimi anni in Sud America, morendo a Rio de Janeiro. La sua produzione letteraria, che spazia dalle poesie giovanili alla narrativa, è stata pubblicata integralmente da Sonzogno (1947-1951) e consta di titoli dal grande valore, come "Antelucano", "Sott' la naja. Vita e guerra d'alpini" e "Vent’anni dopo".