"Tiranni minimi" di Gerolamo Rovetta è un'opera che si inserisce nel contesto del verismo ottocentesco, caratterizzata da uno stile incisivo e da un'intensa attenzione per il realismo. Il romanzo esplora le dinamiche familiari e sociali, descrivendo con un linguaggio vivace e diretto le piccole tirannie quotidiane che si esercitano nei rapporti interpersonali. Rovetta delinea personaggi complessi, intrisi di passioni e contraddizioni, si sofferma su aspetti psicologici e sociali, facendo emergere un microcosmo rappresentativo della società italiana dell'epoca, segnata da ingiustizie e piccoli poteri. Gerolamo Rovetta, scrittore e giornalista milanese, nasce nel 1850 e la sua formazione intellettuale è influenzata da un forte impegno verso le questioni sociali e politiche. Proveniente da una classe sociale modesta, la sua esperienza personale e le osservazioni sobre l'esistenza delle disuguaglianze lo portarono a improntare la sua produzione letteraria su temi di giustizia e verità, elementi fondanti nella narrazione di "Tiranni minimi". La sua opera riflette una profonda comprensione della natura umana e delle sue debolezze. Raccomando "Tiranni minimi" a chiunque sia interessato a una lettura profonda che stimola la riflessione sulle relazioni interpersonali e sulle ingiustizie sociali. La scrittura di Rovetta, pur essendo radicata in un'epoca specifica, continua a parlare e a risuonare con i lettori contemporanei, con il suo mélange di verità e sensibilità. Questo romanzo non è solo un'affermazione della realtà sociale, ma una finestra sugli angoli più bui e, insieme, più luminosi dell'animo umano.
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Tiranni minimi
Autor*in:
Format:
Dauer:
- 24 seiten
Sprache:
Italienisch