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Carovane combattenti

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In un Texas ancora incontaminato, abitato da popolazioni che vi risiedono da secoli, una carovana composta da ventotto carri sfida i pericoli in cerca di un po’ di terra (e, magari, di fortuna). I coloni, con al seguito le proprie famiglie, dovranno però scontrarsi con la fiera resistenza dei Comanche, Kiowa e Pawnee, i quali, ovviamente, vivono il loro arrivo come una serie minaccia alle proprie consuetudini ancestrali. Pubblicato per la prima volta nel 1939, "Carovane combattenti" risponde sicuramente a una sensibilità e a uno stile a volte lontano da quelli contemporanei, ma propone al contempo una lettura molto schietta del vecchio Far West, descrivendo senza alcuna remora la violenza – e, a volte, la crudeltà – con cui coloni e nativi si sono scontrati in una guerra continuativa e senza sconti. Una lettura obbligata, quindi, almeno per tutti coloro che desiderino capire qualcosa di più sulla controversa epopea della Frontiera.

Pearl Zane Grey (1872-1939) nasce a Zanesville (Ohio), quarto figlio di un affermato dentista. Appassionato fin dall’infanzia di letteratura, pesca e baseball, inizia a scrivere i primi racconti a soli quindici anni. Grazie a una borsa di studio, ottenuta proprio col baseball, nel 1896 si laurea e si trasferisce a New York, dove per qualche anno esercita la professione dentistica di famiglia. Annoiato dalla routine, però, Zane comincia a scrivere febbrilmente, producendo una notevole quantità di romanzi, tutti ambientati nell’amato West. Sebbene inizialmente rifiutato da vari editori, nel 1910 ottiene finalmente un insperato successo, grazie al best-seller "L’eredità del deserto". È l’inizio di una carriera che lo renderà uno fra i romanzieri più amati dal grande pubblico statunitense (e non solo). Fra i suoi moltissimi titoli – da cui, tra l’altro, sono stati tratti ben 110 film e una serie televisiva – si possono citare "L’anima della frontiera" (1906), "Il ponte dell’arcobaleno" (1915), "Il vagabondo del deserto" (1923) e "Stirpe eroica" (1925).