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Le signore per bene

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Impossibile resistere al fascino d’altri tempi di questa folgorante raccolta di aneddoti! Mario Mariani ci trascina con sé alla scoperta dell’universo femminile: a volte civettuolo, a volte violento, ma non per questo meno affascinante. Prodotto tipico della sua epoca, certo, ma che mantiene in vita un lato controverso, scandaloso, che non può fare a meno di colpire anche oggi, a distanza di quasi un secolo dalla sua stesura, "Le signore per bene" si offre a più livelli di lettura. Lo si può sfogliare per rivivere un’epoca lontana, o per imparare quali concezioni si potessero avere, riguardo alle donne, ai tempi di Mariani. Ma lo si può anche semplicemente gustare per ciò che è: un’opera brillante, dai contorni vivaci e che colpisce sempre nel segno.

Mario Mariani (1883-1951) nasce a Roma. Cresciuto a Solarolo, ultima i suoi studi nella capitale. Nel 1907 decide di trasferirsi a Berlino, dove inizia a lavorare come corrispondente. Nel 1911 sposa la ballerina Maria Biondi, da cui si separa già durante la Prima Guerra Mondiale (combattuta in prima linea come ufficiale degli Alpini). Trasferitosi a Milano, pubblica i primi racconti e, dopo aver fondato varie riviste, abbandona definitivamente l’Italia in polemica con l’ascesa del fascismo. Dopo lunghe peregrinazioni, trascorrerà gli ultimi anni in Sud America, morendo a Rio de Janeiro. La sua produzione letteraria, che spazia dalle poesie giovanili alla narrativa, è stata pubblicata integralmente da Sonzogno (1947-1951) e consta di titoli dal grande valore, come "Antelucano", "Sott' la naja. Vita e guerra d'alpini" e "Vent’anni dopo".