(0)

Una cena molto originale

Lydbog


La cena è organizzata dal buffonesco ma inquietante presidente di una bizzarra e improbabile Società Gastronomica. Il genere è fra il noir e l’ horror ma con venature psicologiche di qualità. Ci sono anche dei tratti di ingenuità, del resto ricordiamo che è stato scritto da Pessoa a soli 16 anni. "Il più precoce cibo letterario della mia infanzia furono i tanti romanzi del mistero e delle più spaventose avventure" ha scritto Fernando Pessoa, grande appassionato di gialli, lettore e anche traduttore di Edgar Allan Poe.

Il suo nome completo era Fernando António Nogueira Pessoa. Orfano di padre all’età di sette anni, dopo le seconde nozze della madre con il comandante Rosa, console di Portogallo a Durban, seguì la famiglia in Sudafrica. Studiò nell’università di Città del Capo. Nel 1905 fece ritorno a Lisbona, dove cominciò a lavorare come corrispondente commerciale. Conosceva l’inglese alla perfezione e in questa lingua scrisse poesie sin dai tredici anni. Nel 1908 cominciò a scrivere poesie in lingua portoghese. Svolse un’intensa attività culturale come animatore dei circoli letterari di Lisbona e attraverso le riviste che fondò e diresse. Esercitò così un’influenza decisiva per l’avvento del modernismo portoghese. Occultista, rosacroce, scriveva in nome proprio e di vari (oltre una ventina) «eteronimi», ciascuno dei quali provvisto di una propria scheda anagrafica e di un proprio stile. Questa singolare spersonalizzazione, che doveva dar vita, fra le altre, alle personalità poetiche di Alberto Caeiro, poeta bucolico (maestro degli altri), Ricardo Reis, poeta ellenista e oraziano, e Álvaro de Campos, modernista e futurista, seguace di Whitman e di Marinetti, contribuirà alla creazione del «mito» di Pessoa, corroborato dal fatto che non pubblicò, durante la sua vita, che una parte insignificante della sua opera: Sonetti (Sonnets, 1913), Epitalamio (Epithalamium, 1913) e Antinoo (Antinous, 1918) in inglese; Messaggio (Mensagem, 1934) in portoghese. Solo dopo la sua morte la famosa «arca» in cui egli aveva riposto i suoi testi cominciò a dar corpo ai volumi delle Opere complete in versi e prosa (Obras completas, 15 voll., 1943-78).