Questa raccolta è composta da dodici frammenti di diversa natura: dagli articoli alle riflessioni filosofiche, dalle novelle agli studi critici. Lo spirito narrativo dell’autore si mescola in quest’opera con le profonde riflessioni di stampo ideologico che da sempre caratterizzano la sua prosa. Degno di nota risulta il racconto "Incenso", in cui un seminarista finisce per innamorarsi di una donna malata, destinata a una morte precoce che trascinerà il protagonista negli abissi della follia.
Alfredo Oriani (1852 – 1909) è stato uno scrittore e poeta italiano. Dopo aver trascorso gli anni della giovinezza in solitudine ed essersi laureato in giurisprudenza, Alfredo Oriani inizia a dedicarsi alla scrittura. Già nel suo romanzo d’esordio, "Memorie inutili", traspare la sua ideologia che vede convivere pacificamente e in modo indivisibile la figura dell’artista con quella del pensatore e del sociologo. La sua opera completa venne fatta ristampare da Benito Mussolini in persona in seguito alla Prima guerra mondiale, sebbene il suo pensiero fosse apprezzato e in parte condiviso anche da Antonio Gramsci. Tra gli altri scritti di Alfredo Oriani ricordiamo "Oro, incenso e mirra", "La rivolta ideale", "Il nemico" e "Gelosia".