Pubblicato nel 1927 col titolo “Forlorn River”, “Il fiume abbandonato” è senz’altro uno dei romanzi più celebri – e appassionanti – di Zane Grey, il padre della letteratura western. In una California ancora selvaggia, Ben Ide è un coraggioso cacciatore di cavalli selvatici, ingiustamente sospettato di essere un ladro di bestiame. Solo Ina Blaine, il suo amore di una vita, sa che quelle accuse sono completamente infondate. Deciso a ripulirsi la reputazione e a ottenere finalmente la mano di Ina, Ben si avventura nella ricerca più difficile e disperata della sua vita: quella per il maestoso cavallo noto come California Red. Tutto questo mentre il misterioso socio del padre di Ina fa di tutto per privare Ben delle sue terre…
Pearl Zane Grey (1872-1939) nasce a Zanesville (Ohio), quarto figlio di un affermato dentista. Appassionato fin dall’infanzia di letteratura, pesca e baseball, inizia a scrivere i primi racconti a soli quindici anni. Grazie a una borsa di studio, ottenuta proprio col baseball, nel 1896 si laurea e si trasferisce a New York, dove per qualche anno esercita la professione dentistica di famiglia. Annoiato dalla routine, però, Zane comincia a scrivere febbrilmente, producendo una notevole quantità di romanzi, tutti ambientati nell’amato West. Sebbene inizialmente rifiutato da vari editori, nel 1910 ottiene finalmente un insperato successo, grazie al best-seller “L’eredità del deserto”. È l’inizio di una carriera che lo renderà uno fra i romanzieri più amati dal grande pubblico statunitense (e non solo). Fra i suoi moltissimi titoli – da cui, tra l’altro, sono stati tratti ben 110 film e una serie televisiva – si possono citare “L’anima della frontiera” (1906), “Il ponte dell’arcobaleno” (1915), “Il vagabondo del deserto” (1923) e “Stirpe eroica” (1925).