Può un naso storto scatenare una crisi d’identità? Se ti chiami Vitangelo Moscarda allora sì.
Tutto ha inizio con un commento da parte della moglie, che gli fa notare come il suo naso penda un pochino verso destra, una cosa a cui Vitangelo non aveva mai fatto caso. A questo punto, l’uomo comincia a domandarsi quanti possano essere gli aspetti della sua vita percepiti diversamente dagli altri. E così nella sua mente scatta qualcosa, una valanga di dubbi e insicurezze che lo porteranno a compiere gesti assurdi e improbabili, volti a confrontare la percezione che lui ha di sé con quella che hanno i suoi conoscenti.
Un viaggio nella psiche di un personaggio complesso e straordinario, un romanzo dove Pirandello dà sfogo a tutta la sua creatività.
Luigi Pirandello (1867—1936) è stato uno dei maggiori intellettuali italiani. Drammaturgo, romanziere e poeta, nel 1934 ha vinto il Premio Nobel per la letteratura. La sua vastissima produzione artistica è caratterizzata da un uso intelligente dell’umorismo e del grottesco. Tra le sue opere più importanti ricordiamo "Il fu Mattia Pascal", "Uno, nessuno e centomila", "Così è (se vi pare)", "Sei personaggi in cerca d’autore".