Eva è forse uno dei piĂš straordinari personaggi femminili mai creati da Verga. Una ballerina che si muove nel mondo delle arti e dei sentimenti con estrema luciditĂ . Eva, a differenza del pittore Enrico Lanti, che la ama spassionatamente, è ben consapevole di quanto il proprio fascino si regga su un sottile gioco illusorio e, proprio per questo, sa servirsene con astuzia. Cedendo alla corte di Enrico, Eva gli si offre in tutta la propria ordinarietĂ , ricordando ad entrambi quanto lâamore, spogliato delle sue irrazionali aspettative, possa tornare ad essere dolorosamente concreto. Eva saprĂ fare un passo indietro, ma Enrico, consumato dal dolore, sarĂ costretto a convivere con i suoi ricordi...
Giovanni Verga (1840-1922) nasce a Catania in unâantica famiglia di origine aragonese. Arruolatosi nella Guardia Nazionale di Garibaldi (1860), si dedica in parallelo alle prime produzioni letterarie, dando vita alla rivista "Roma degli Italiani". VivrĂ a lungo fra Firenze, Milano e Roma â entrando cosĂŹ in contatto col coevo mondo letterario â per poi ristabilirsi definitivamente a Catania (1893). Verga è considerato il massimo esponente del Verismo e, con capolavori assoluti quali "I Malavoglia" e "Mastro-don Gesualdo", ha conosciuto grandissima fama, ottenendo nel 1920 anche la nomina a Senatore del Regno dâItalia.