Nel secondo capitolo della "Trilogia di Copenaghen", Tove Ditlevsen racconta i duri anni della sua adolescenza.

La giovane Tove lascia la scuola a soli 14 anni per affrontare una serie di mestieri umili, vissuti con un senso di forte solitudine e disillusione. Tra velleità poetiche e difficoltà materiali, la futura scrittrice cerca sé stessa in una Copenaghen sospesa tra le due guerre, affamata di vita e libertà.

Un grande classico della letteratura danese oggi riscoperto e acclamato a livello internazionale.

Tove Ditlevsen (1917–1976) è stata una scrittrice danese capace di narrare con estrema intensità la vita femminile. Autrice di romanzi celebri come “Pigesind”(1939) e “Barndommens gade” (1943), in Italia è nota per la recente traduzione della "Trilogia di Copenhagen", inserita tra i 100 migliori libri del XXI secolo dal New York Times.