Due audaci fratelli si avventurano sugli altopiani dello Utah per catturare un indomito e leggendario cavallo selvaggio... Un classico intramontabile della letteratura western, trasposto al cinema in ben tre occasioni (nel 1925, nel 1933 e nel 1947).
Stati Uniti, 1928. Nelle aride distese pianeggianti dello Utah circola da tempo una leggenda. Protagonista di queste voci è Panquitch, uno splendido stallone che guida la propria mandria in giro per il deserto. Il giovane Chane, attratto dalle storie legate a questo nobile e misterioso destriero, decide di partire alla sua ricerca insieme al fratello.
Pearl Zane Grey (1872-1939) nasce a Zanesville (Ohio). Sebbene inizialmente rifiutato da vari editori, nel 1910 ottiene un insperato successo grazie al best-seller “L’eredità del deserto”. È l’inizio di una carriera che lo renderà uno fra i romanzieri più amati dal grande pubblico statunitense (e non solo). Fra i suoi moltissimi titoli – da cui, tra l’altro, sono stati tratti ben 110 film e una serie televisiva – si possono citare “L’anima della frontiera” (1906), “Il ponte dell’arcobaleno” (1915), “Il vagabondo del deserto” (1923) e “Stirpe eroica” (1925).