Compilato tra l'agosto 1937 e il febbraio 1943, il Diario di Galeazzo Ciano - "una fonte memorialistica di primaria importanza" secondo lo storico Renzo De Felice - è un documento prezioso per comprendere l'ultima fase del regime fascista, quella che preannunciò lo sgretolamento stesso della dittatura. L'esistenza del diario è nota ai collaboratori più stretti di Ciano dalla fine degli anni Trenta: a loro il ministro degli Esteri confida di volerlo pubblicare a guerra finita, allo scopo di riabilitarsi politicamente dinanzi alle potenze alleate. Ciano non riuscirà nel suo intento. Morirà infatti fucilato a seguito del processo di Verona, reo di aver tradito Mussolini. Il suo Diario, sebbene senz'altro viziato dalla volontà di successiva pubblicazione che ne inficia l'attendibilità storica, resta un documento originale e fondamentale per capire gli ultimi anni del fascismo e l'andamento della Seconda Guerra Mondiale.
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