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Il giudice sbagliava

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"Non meravigliatevi di nessuna cosa, e ricordate soltanto che, dove c’è Buster Groob, anche gli asini possono mettere le ali e svolazzare sui tetti come altrettanti passerotti...".

New York City! Megalopoli sontuosa e caotica, impareggiabile melting-pot di culture, una città in cui si va per cercare fortuna o, più spesso, per nascondere qualche segreto... Ed è proprio questo il caso di Mary Harten, giuntavi per partorire in segreto dalla famiglia. Pentitasi di aver ceduto la bambina ai coniugi Hewessy, ora farebbe di tutto per riaverla. Ad aiutarla, l’avvocato Joe Carson e il famigerato Buster Groob: ma il caso è complesso, e, ben presto, i due investigatori si ritrovano ad avere a che fare col misterioso omicidio di un giudice. Una storia intricata quasi quanto i vicoli della Grande Mela, fra belle infermiere, gangster che la sanno lunga, strani direttori di brefotrofi e uomini che nascondono la propria vera identità.

Francesco Cannarozzo, meglio noto come Franco Enna (1921-1990), è stato uno dei maggiori scrittori di fantascienza italiani, nonché un celebrato anticipatore del giallo contemporaneo. Nato a Castrogiovanni, trascorre la giovinezza a Enna – città in cui farà anche la conoscenza di Andrea Camilleri – per poi trasferirsi a Milano in cerca di fortuna. Impiegato come direttore dell’ufficio stampa dei periodici Mondadori, dal 1955 inizia a pubblicare i primi romanzi di fantascienza per la collana Urania. Essendo uno degli unici scrittori italiani attivi nel genere, diventa ben presto un punto di riferimento per tutti gli appassionati nostrani. L’invenzione del fortunato personaggio del commissario Sartori, poi, lo renderà anche un affermato giallista. Fra i suoi romanzi più noti si possono citare l’esordio "L’inferno confina con Dio" (1952), "Preludio alla tomba" (1955), "Panico al Polo" (1958) e "La bambola di gomma" (1971).