Il dottor Faust è un uomo che ha dedicato la vita allo studio, accumulando tutto lo scibile umano. Eppure, sul limite estremo della conoscenza, non trova che il deserto della propria insoddisfazione. La scienza non gli ha rivelato il senso ultimo dell’esistenza, e il sapere si è mutato in una prigione. Disposto a tutto per infrangere i limiti della condizione umana, stringe un patto diabolico: Mefistofele avrà la sua anima se riuscirà a placare la sua inquietudine, offrendogli un’esperienza di così assoluta pienezza da fargli desiderare di fermare l’attimo fuggente.
Ha inizio allora il viaggio senza tempo di Faust e del suo compagno demoniaco, un’odissea che dall’austerità dello studio si spingerà ai vertici della sensualità e del potere, toccando i grandi temi che da sempre ossessionano l’uomo: il bene e il male, la conoscenza e la colpa, la caducità della vita e l’eternità dell’anima.
Scritto e rimaneggiato da Johann Wolfgang von Goethe per oltre sessant’anni, il Faust è molto più di un capolavoro della letteratura tedesca: è il poema fondativo del mondo moderno, il dramma della volontà umana di fronte al nulla, un’opera-mondo che contiene l’intera gamma dell’esperienza umana, dalla tragedia più cupa alla commedia più dissacrante, dall’amore ideale alla più cinica manipolazione.













