"La marchesa fece il giro di valzer che aveva concesso ad Ascanio; ne fece anzi per compiacenza un secondo, trascinando il suo cavaliere, che già accennava a fermarsi; ne fece un terzo per la buona misura; poi si arrestò".
La marchesa di Mezzaterra è il tipo di persona che ogni uomo desidera e ogni altra donna invidia. Bella, aggraziata, dai modi di fare aperti ma mai volgari, Graziana fa ben presto breccia nel cuore dell’avvocato Ascanio Marini. Egli, nonostante sia un autentico gentiluomo, con scarsa inclinazione al flirt, la conosce in occasione di un ballo estivo, nel sontuoso scenario di un’elegante villa a Tivoli. I due si rincontreranno, inseguendosi in una replica infinita di quel valzer che, per la prima volta, li aveva uniti in un abbraccio di desiderio. La bella Graziana, già sposata e condannata a una vita troppo piccola, in una Bologna angusta e borghese, si insinuerà anche in chiunque ne leggerà la storia, tanto drammatica quanto estremamente moderna...
Anton Giulio Barrili (1836-1908) nasce a Savona. Laureatosi in Lettere e Filosofia a Genova, nel 1859 si arruola volontario nell’esercito piemontese, partecipando a varie campagne militari al seguito di Garibaldi. Nel corso della sua vita, segnata dall’esperienza risorgimentale, fonda due riviste (L’occhialetto e Il Caffaro) e collabora come redattore al San Giorgio. Assume inoltre la direzione delle riviste Il Movimento (1860) e La Domenica Letteraria (1884). È stato autore di poesia e di commedie, firmando inoltre una cinquantina di romanzi.