This audiobook is narrated by an AI Voice. La luce al neon del reparto pediatrico dell’ospedale di Milano rimaneva sempre accesa, a qualsiasi ora del giorno e della notte. I corridoi odoravano di disinfettante e di cibo riscaldato al microonde, mentre le stanze erano un intreccio di flebo, bip elettronici e sussurri sommessi.
Gabriele aveva quindici anni ed era stato ricoverato per un problema cardiaco congenito che stava peggiorando. Non era nuovo a quegli ambienti, ma ogni volta era come un pugno nello stomaco: vedere i coetanei con i pigiami a righe dell’ospedale, le mamme che cercavano di sorridere anche quando avevano gli occhi rossi, i dottori che parlavano a voce bassa tra loro.
Passava molto tempo sul suo telefono. Era l’unico modo per sentirsi ancora collegato a un mondo che fuori continuava a girare. Scorreva TikTok, chattava distrattamente con i compagni di scuola che ormai non vedeva da settimane, e scriveva ogni tanto sul suo profilo WhatsApp frasi criptiche, come se fossero messaggi in bottiglia.










