Una banale partenza per la campagna scatena un vortice di ansie, calcoli e follie: tutto deve essere perfetto, l'alloggio, il guardaroba, le visite di cortesia. Ma soprattutto, bisogna apparire. Mentre il padre, Filippo, è ossessionato dai costi esorbitanti, la madre, Vittoria, non vuole rinunciare a nessuno sfizio pur di mantenere le apparenze. E nel mezzo di questa baraonda, si intrecciano i giochi di cuore: Giacinta è corteggiata da un ambiguo e fascinoso spasimante, mentre il fidanzato di lei lotta per non perderla.
Carlo Goldoni dipinge una commedia brillante e spietatamente attuale sulle ipocrisie della borghesia in ascesa. "Le smanie per la villeggiatura" è un ritratto comico e grottesco di una società che, tra invidie, pettegolezzi e smanie di grandezza, si ritrova schiava delle proprie ambizioni.
Un classico che, come uno specchio, riflette le nostre stesse ansie sociali, dimostrando che, a volte, la vacanza più faticosa è quella che si fa per dovere verso il proprio status.













