"I vecchi e i giovani" rappresenta, per Pirandello, la ricostruzione storica delle grandi convulsioni sociali della sua epoca, lette attraverso il prisma dei vari punti di vista individuali e, soprattutto, dell’eterna dialettica vecchi-giovani. Ciascun personaggio – sia esso il reazionario principe don Ippolito di Colimbetra, o il garibaldino Roberto Auriti, o ancora un esponente della moderna borghesia imprenditoriale, come Flaminio Salvo – si lega a filo doppio alla potente dinastia dei Laurentano di Girgenti, sullo sfondo della tragica esperienza dei fasci siciliani e della loro dura repressione nel 1893. Un romanzo essenziale, che racconta tre grandi temi della modernità: il Risorgimento, l’Unità e il Socialismo.
Luigi Pirandello (1867-1936) è stato uno dei maggiori scrittori e drammaturghi del XX secolo. Nativo di Agrigento, resterà sempre molto legato alla sua Sicilia, di cui descriverà virtù e contraddizioni con un piglio umoristico straordinario. Autore di molti capolavori della letteratura e del teatro italiani, fra cui "Il fu Mattia Pascal"e "Sei personaggi in cerca d’autore", sarà insignito del Premio Nobel nel 1934.