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La carne viva

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Al torna a San Diego dopo oltre vent’anni. Sua sorella e suo fratello abitano ancora lì: Maud, scappata di casa a diciannove anni e sposata con un veterano della seconda guerra mondiale, e Nickie, suo fratello maggiore. I due però non si parlano—litigi profondi, che risalgono a molto tempo prima.

Appena giunto in città, Al fa visita alla sorella. È stata lei a richiamarlo per via dello strano atteggiamento di Nickie. Improvvisamente, però, questo viaggio nella nostalgia familiare si trasformerà in un mistero noir, inspiegabile, difficile anche solo da immaginare. Nonostante il sole della California, Al verrà risucchiato nei vicoli dietro ai bar, nelle bettole malfamate, nei sotterranei più bui di una città che scoprirà di non conoscere affatto.

Francesco Cannarozzo, meglio noto come Franco Enna (1921-1990), è stato uno dei maggiori scrittori di fantascienza italiani, nonché un celebrato anticipatore del giallo contemporaneo. Nato a Castrogiovanni, trascorre la giovinezza a Enna – città in cui farà anche la conoscenza di Andrea Camilleri – per poi trasferirsi a Milano in cerca di fortuna. Impiegato come direttore dell’ufficio stampa dei periodici Mondadori, dal 1955 inizia a pubblicare i primi romanzi di fantascienza per la collana Urania. Essendo uno degli unici scrittori italiani attivi nel genere, diventa ben presto un punto di riferimento per tutti gli appassionati nostrani. L’invenzione del fortunato personaggio del commissario Sartori, poi, lo renderà anche un affermato giallista. Fra i suoi romanzi più noti si possono citare l’esordio "L’inferno confina con Dio" (1952), "Preludio alla tomba" (1955), "Panico al Polo" (1958) e "La bambola di gomma" (1971).