Pubblicato nel 1931, "L’istitutrice" è un libro davvero particolare: risalente agli anni della giovinezza di Flavia Steno, conserva la memoria di un tempo in cui la grande scrittrice si chiamava ancora Amelia Osta e insegnava Lettere e Storia d’Italia alla Scuola Normale Femminile di Locarno, nei pressi della sua Lugano. È quindi un libro di Flavia Steno "prima di Flavia Steno". Dedicato alle sue sessanta alunne – molte delle quali, all’epoca, erano pure più anziane di lei – "L’istitutrice" racconta la storia di una precettrice fiorentina, trasferitasi in Inghilterra per insegnare l’italiano ai figli di un baronetto. Ricolmo di suggestioni romantiche, ma non senza intenti pedagogici, il romanzo rappresenta una lettura interessantissima per chi già ami i lavori della maturità di Flavia Steno, ma si presta anche a chi voglia farne conoscenza per la prima volta ...
Flavia Steno (1877-1946), pseudonimo di Amelia Cottini Osta, nasce a Lugano. Autrice dapprima di articoli e romanzi d’appendice, si afferma successivamente come corrispondente di guerra, distinguendosi come una fra le uniche donne ad aver documentato la Prima Guerra Mondiale direttamente dal fronte. Il 27 luglio 1944, avendo osteggiato il morente regime fascista in un suo articolo, verrà condannata in contumacia a quindici anni. Nascostasi in un cascinale insieme a dei partigiani – nei pressi di Moncalvo – attenderà la fine della guerra, di cui, fino alla morte, denuncerà le crudeltà. È autrice, fra i tanti romanzi, di "Fra cielo e mare", "Il pallone fantasma" e "L’ultimo sogno".