Celandosi dietro allâalter-ego letterario di Nivasio Dolcemare, Alberto Savinio racconta i propri primi anni di vita, in unâAtene tanto solare quanto decadente, popolata di figure grottesche qui ritratte a tinte forti.
Un romanzo dalla prosa brillante, esplosiva, carica di invenzioni e di ironia, un autentico campione delle capacitĂ narrative di Savinio, oltre che un documento straordinario sulla gioventĂš dello scrittore fratello del grande pittore Giorgio De Chirico.
Andrea Francesco Alberto de Chirico, meglio noto con lo pseudonimo Alberto Savinio (1891-1952), nasce ad Atene, fratello del celebre pittore Giorgio de Chirico. Trascorre una giovinezza errabonda, seguendo la madre e il fratello a Venezia, Milano e Monaco, per poi trasferirsi in Francia, dove pubblica i suoi primi scritti (âLes chants de la mi-mortâ, 1914). Dopo lâesperienza della Prima Guerra Mondiale, collabora con varie riviste italiane, fra cui La Stampa, Colonna e Il Broletto, mentre pubblica alcuni romanzi di rilievo, come âLa casa ispirataâ (1925) e âAngelica o la notte di maggioâ (1927). I suoi scritti, ad ogni modo, travalicano spesso i generi, prediligendo la forma breve e lâibridazione fra registri diversi, come dimostrano capolavori del tenore di âHermaphroditoâ (1918) e âTutta la vitaâ (1945).