Torino. Gino Cardona e Alberto Malrimondi sono due giovani gentiluomini, annoiati dalla routine e legati da unâamicizia che risale ai tempi dellâinfanzia. Lâamore che entrambi nutrono per la signora Rosa, però, rischia di far precipitare la situazione, spazzando via un affetto che è pur cosĂŹ profondo e sincero. Pubblicato postumo nel 1929, "Rosa di Gerico" è un romanzo dal piglio introspettivo, che rivela un aspetto, della prosa di Barrili, spesso trascurato: con una capacitĂ straordinaria nel delineare i caratteri e i moventi che animano le azioni dei suoi personaggi, lo scrittore savonese è infatti in grado di allestire un dramma di rara umanitĂ , in cui amore, amicizia e onore sembrano affrontarsi in uno scontro che trascende le barriere affettive, come a ricordarci quella vanitĂ della vita su cui lo stesso Gino Cardona, nelle prime battute del romanzo, riflette malinconicamente...
Anton Giulio Barrili (1836-1908) nasce a Savona. Laureatosi in Lettere e Filosofia a Genova, nel 1859 si arruola volontario nellâesercito piemontese, partecipando a varie campagne militari al seguito di Garibaldi. Nel corso della sua vita, segnata dallâesperienza risorgimentale, fonda due riviste (Lâocchialetto e Il Caffaro) e collabora come redattore al San Giorgio. Assume inoltre la direzione delle riviste Il Movimento (1860) e La Domenica Letteraria (1884). Ă stato autore di poesia e di commedie, firmando inoltre una cinquantina di romanzi.