Manuel García firma una nuova raccolta di racconti che sanno di pelle, di sudore, di desiderio maschile. Non ci sono artifici, non ci sono dolcezze: solo uomini veri, virili, spesso silenziosi, che nel contatto con un altro uomo trovano il punto esatto in cui la tensione si accende e diventa bisogno. Sono storie nude e dirette, dove il piacere nasce dallo scontro, dalla sfida, dallo sfiorarsi.
Il racconto che dà il titolo alla raccolta ci porta su una barca a vela, al largo di Mohammedia. Tre uomini, il vento, il mare. David, al timone, detta le regole; Marius, il compagno di viaggio, osserva con occhi complici; io, il ragazzo di bordo, imparo presto che a bordo il capitano è padrone anche dei corpi. Quella gita si trasforma in un rito virile, fatto di carne, potere e resa.
“Il sale mi bruciava sulle labbra, il vento nelle vele copriva ogni parola. David mi spinse contro l’albero maestro, il suo respiro caldo sulla nuca, il suo cazzo duro pronto a prendermi. Sentii l’acciaio della barca vibrare sotto i colpi del mare e del suo corpo insieme. Alzando lo sguardo incrociai Marius: ci guardava, la mano ferma sullo zaino, gli occhi pieni di ciò che sapeva sarebbe venuto dopo.”
In queste pagine non c’è pornografia: c’è erotismo virile, reale, senza sconti. Il desiderio maschio che si impone, che prende e lascia il segno. Un erotismo che non si dimentica.