"La moglie di un grand’uomo", pubblicata nel 1919, è un’interessante raccolta di novelle tutte al femminile. Oltre a quella che dà il titolo al libro, Matilde Serao ne ha selezionate appositamente altre undici, tutte incentrate sulla vita quotidiana, di famiglia e borghese, cui da sempre i suoi personaggi ci hanno abituato. Grazie a una prosa rotonda e intrisa di sorniona ironia, la grande scrittrice partenopea confeziona così un libro che si presta ai più vari livelli di lettura: che le si sfogli con l’intenzione di evadere dalla realtà , o magari per addentrarsi in un mondo sommerso da oltre un secolo di storia, le presenti novelle si conquisteranno sicuramente un posto nella memoria (e nel cuore) di chi le leggerà ...
Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al "Capitan Fracassa" e conoscendo il futuro marito Edoardo Scarfoglio. Sarà con lui, quindi, che coronerà l’ambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione – da cui nasceranno quattro figli – i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarà Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dà vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao è stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne bloccò la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.