"Le quattro stagioni di Giovanni Gourdon" si incentra su quattro fatidiche giornate nella vita di un uomo profondamente radicato nella sua terra natia nel sud della Francia. Lo seguiamo dalla Primavera fino all’Inverno, e sebbene la catastrofe sembri sempre incombente, la speranza non si esaurisce mai.
Giovanni Gourdon vive con lo zio prete nel borgo di Dourgues, non distante dal fiume Durance. Abita lì da dieci anni, dieci anni colmi di frasi in latino e di sermoni, ma principalmente trascorsi a imparare a conoscere i flussi e riflussi di quel piccolo angolo di fiume. Giovanni è solito nascondersi tra i salici la mattina per osservare Babet, la bella brunetta di cui è innamorato. Tuttavia, come lo avverte lo zio, la Primavera ci prepara per la vecchiaia, e Giovanni ha ancora molto da imparare nel corso delle stagioni.
Emile Zola (1840-1902) è uno degli scrittori francesi più conosciuti nel mondo. Fu uno dei padri fondatori del movimento letterario del Naturalismo francese. Attivista, si impegnò molto per la causa sociale e utilizzò i propri testi per svelare le sgradevoli verità del XIX secolo. Tra gli altri temi, scrisse di povertà, prostituzione e ipocrisia. Zola era anche un giornalista e utilizzava le sue ricerche giornalistiche anche nella narrativa. Il suo stile è diretto e privo di fronzoli.
È meglio noto per il suo Ciclo dei Rougon-Macquart, composto da 20 episodi scritti tra il 1871 e il 1893. Ogni romanzo può essere letto individualmente e descrive la vita nella Francia del Secondo Impero attraverso la storia di una famiglia. I romanzi più celebri in questo ciclo sono "Nanà" e "Germinale". Zola è anche noto per il suo "Thérèse Raquin".