Pubblicato per la prima volta dallâeditore milanese Ceschina, nel 1941, "Un giorno sulla dolce terra" rappresenta una delle opere piĂč originali in tutta la nutrita produzione letteraria di Carlo Linati. Con una decina di racconti, infatti, Linati riesce a conciliare nello stesso spazio una compagine estremamente variegata di paesaggi, figure, contesti storici e situazioni, che oscillano fra la mitologia, la religione, la fantascienza e la storia. Basti pensare che, nel corso della lettura, ci si imbatterĂ in divinitĂ greche, apostoli cristiani, metropoli futuribili e... addirittura un mammuth! Con lo stile asciutto, ma al contempo intriso di ironia, che lo ha sempre caratterizzato, Linati trasmette ai suoi lettori non solo la compiaciuta spettacolarizzazione di tutto ciĂČ che Ăš piĂč genuinamente umano, ma anche lâafflato sentimentale verso la meraviglia â ma anche il mistero â che sottendono alla Natura intera. Una lettura imperdibile.
Carlo Linati (1878-1949) nasce a Como da una famiglia originaria di Gravedona. Laureatosi in legge allâUniversitĂ di Parma (1906), esercita brevemente la professione di avvocato a Milano. In quegli stessi anni inizia ad ottenere un certo successo anche come scrittore, dapprima con la stesura di racconti e romanzi allegorici, poi, soprattutto, con i suoi celebri resoconti di viaggio: collaborando col Touring Club Italiano, Linati girerĂ infatti lâEuropa con i piĂč svariati mezzi, pubblicando vari reportage sulle principali testate italiane. Estremamente legato alla sua terra â celebrata in romanzi come, ad esempio, "Cantalupa" â Linati si distingue anche come brillante traduttore di James Joyce, con cui intrattenne un lungo rapporto di amicizia.