Grazia Deledda è stata una di quelle scrittrici italiane in grado di raccontare l'ambiente rurale della sua terra d'origine - la Sardegna più aspra - e al contempo i drammi naturali della vita di ogni uomo. Nel descrivere la vicenda del servo Efix e delle tre sorelle Pintor, dame di nobili origini ormai decadute, le cui vite vengono sconvolte dal ritorno in seno alla famiglia del nipote Giacinto, Grazia Deledda ci consegna una piccola grande epica della fragilità umana e del dolore dell'esistenza, facendo della Sardegna una potentissima miniatura dell'Italia intera. Protagonista di questo che è il più celebre romanzo di Grazia Deledda, pubblicato nel 1913, anche Efix diventa immagine dell'umanità tutta e della sofferenza, sempre uguale a sé stessa malgrado lo scorrere del tempo.