"Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura" è uno dei sei volumi che compongono i "Quaderni dal carcere", opera gigantesca che raccoglie e compendia tutto il pensiero del leader comunista. Gramsci analizza il processo di formazione degli intellettuali all'interno della società civile e politica: ogni classe crea la propria categoria di intellettuali, affidandole il compito di rappresentarla e conquistare un primato sul resto della collettività. Gramsci illumina la funzione degli intellettuali italiani e il loro ruolo all'estero, per poi concentrarsi sull'organizzazione della cultura e su alcune tematiche a essa collegate, come la scuola, la questione dell'informazione, il giornalismo. Gramsci riflette così sul ruolo che debbano avere gli intellettuali nella via al socialismo e nella costruzione dell'egemonia culturale.