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Che cosa è l'amore?

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Ultimato nell’estate del 1912, "Che cosa è l’amore" raccoglie diverse novelle del grande scrittore romagnolo Alfredo Panzini. Tema della raccolta è quello dell’amore, analizzato da Panzini col consueto disincanto e un’elegantissima ironia. Non solo amore erotico, tuttavia, bensì amore come pietra angolare dell’orizzonte d’esperienza umana: dall’ideologia politica alla natura, passando per ogni più sottile aspetto della quotidianità. Ciò, comunque, non impedisce a Panzini di disvelare un po’ del proprio intenso lirismo, offrendo a chiunque legga – anche a distanza di oltre un secolo – il piacere di una prosa limpida e un energico memorandum, valido oggi come allora: vivere, amare, circondarsi di persone e apprezzare il gioco della vita per ciò che è, in tutta la sua meravigliosa varietà...

Alfredo Panzini (1863-1939) nasce a Senigallia, figlio di un medico riminese. Trascorsa l’infanzia a Rimini, frequenta il Convitto Nazionale Foscarini a Venezia e poi l’Università di Bologna, laureandosi in Lettere (fra i suoi docenti, anche Giosuè Carducci). Insegnerà per tutta la vita al Liceo Ginnasio Statale Terenzio Mamiani di Roma, affiancando alla professione di insegnante una vivace produzione letteraria e lessicografica. Nel 1905, infatti, è fra i compilatori del Dizionario Moderno Hoepli. Scrittore estremamente prolifico, firma una trentina di romanzi (fra cui "Rose d’ogni mese", "Il padrone sono me!" e "La sventurata Irminda"), ma è anche autore di vari saggi storici ("Sigismondo Malatesta") e letterari ("L’evoluzione di Giosuè Carducci").