Oltrepassato il âmuro sensibileâ e scivolata nellâuniverso senza tempo, Mia decide di dedicare al mondo degli umani un ultimo dono tangibile: narrare se stessa. Ha cosĂŹ inizio un viaggio a ritroso che, partendo dal primo giorno di vita si muove lentamente verso il giorno della fine. Si descrive, Mia, attribuendo alla memoria il compito di immaginarsi nel presente e nel passato, annullando il tempo e contrastando la morte con unâimperitura vitalitĂ .Nel corso delle pagine, emergono le descrizioni di ciĂČ che Ăš stato autentico e vero; il richiamo a concetti e principi di etologia, di apprendimento e di psicologia canina. Il primo periodo insieme alla mamma e ai fratelli, il distacco da essi e, quindi, lâaccoglienza presso il nuovo proprietario; i mesi iniziali in una localitĂ montana e il successivo trasferimento in cittĂ . Gli incontri con altri suoi simili, lâapprendimento di comportamenti e azioni di vita quotidiana, le visite a luoghi e ambienti di rara bellezza naturalistica, lâavvicinamento alle discipline cinofilo-sportive fino alla partecipazione a vere e proprie competizioni, locali e nazionali. Il tutto âfiltratoâ dai suoi occhi attenti, in uno scorrere di emozioni, percezioni e sensazioni tipicamente âcanineâ. In aggiunta a ciĂČ, un insieme di considerazioni sulla vita, sullâamicizia, sullâamore, sulla felicitĂ , sulla tristezza e sul dolore, in unâottica di analisi espressa dalla mente del cane. Filo conduttore: lâelemento dellâacqua, da fonte di gioiosa ebbrezza a strumento di unica consolazione. Il raccontarsi di Mia Ăš il raccontarsi di tutti i cani. La sua Ăš unâode cantata e dedicata a questo meraviglioso, unico e sorprendente animale domestico.