Negli anni fra il 1907 e il 1910 Arnaldo Cipolla Ăš impegnato in una serie di corrispondenze dallâAfrica per il Corriere della Sera. Dopo aver visitato il Somaliland inglese, il grande esploratore affronta ben due traversate dellâEtiopia, confluite poi nel libro "Nellâimpero di Menelik" (1911), ristampato vari anni dopo nella versione che si puĂČ apprezzare nel presente "Pagine africane di un esploratore". Con lâocchio attento di un viaggiatore esperto, nonchĂ© di un giornalista sempre conscio degli interessi centrifughi che governano le politiche coloniali, Cipolla offre ai suoi lettori un resoconto appassionante della crisi politica apertasi nellâImpero etiope ai tempi del negus Menelik II (1844-1913). Una lettura estremamente interessante e lucida â nonostante sia trascorso piĂč di un secolo â che aiuta a capire meglio anche quanto sarebbe accaduto ai tempi dellâinfame campagna dâEtiopia di Mussolini (1935-1936).
Arnaldo Cipolla (1877-1938) nasce a Como, figlio di un garibaldino. Appassionatosi fin da giovanissimo ai viaggi, nel 1904 decide di arruolarsi volontario e partire per il Congo belga. Da questa esperienza trarrĂ il materiale per il primo reportage, consistente in una corrispondenza con la sua famiglia ("Dal Congo"). Da lĂŹ in poi, Cipolla viaggerĂ e scriverĂ ininterrottamente, collaborando a varie riviste e affrontando innumerevoli spedizioni dallâAfrica al Medio Oriente, dalla Cina allâIndia e dallâOceania alle Americhe. Autore instancabile, firma non solo molte importantissime corrispondenze, ma anche alcuni celebri romanzi a sfondo coloniale, come "Il cuore dei continenti" (1926), "Il re fanciullo" (1920) e, soprattutto, "Unâimperatrice dâEtiopia" (1921). Grazie alla sua sensibilitĂ a dir poco anticipatrice, i suoi testi sono stati spesso ricordati in occasione di recenti conflitti â come, ad esempio, le Guerre del Golfo â in quanto latori di considerazioni che brillano ancora per la loro sconcertante attualitĂ .