L'assassinio esiste dallâalba dei tempi: pensiamo alla vicenda biblica di Caino e Abele, il primo archetipo letterario di questa tragica pratica. Ă qui ha inizio il resoconto di Thomas de Quincey, per poi addentrarsi nell'evoluzione del concetto di omicidio nei secoli. Da Cartesio a Immanuel Kant, fino ai casi di cronaca nera che si susseguiranno nel XVII, XVIII e XIX secolo, questo saggio ripercorre la storia dellâassassinio servendosi di atmosfere labirintiche, oniriche, e, al contempo, caratterizzate da un humor inconfondibilmente British.
Thomas Penson de Quincey (1785 â 1859) è stato un celebre scrittore, traduttore e giornalista britannico, la cui esistenza è stata caratterizzata dalla dipendenza dallâoppio. Tale condizione lo spingerĂ a scrivere l'opera di stampo autobiografico che lo consacrerĂ per sempre nell'olimpo letterario, "Le confessioni di un mangiatore d'oppio". Oltre a questo documento di importanza ineguagliabile, Thomas de Quincey si contraddistingue per le pubblicazioni "Bussano alla porta di Macbeth", "Lâassassinio come una delle belle arti", "Lâabbigliamento della dama ebrea" e "Il vendicatore".