Fra i filosofi marxisti Antonio Gramsci è ancora oggi come uno dei più studiati in tutto il mondo, tanto in Europa quanto negli Stati Uniti, dove la sua figura ha conosciuto una nuova primavera. Incarcerato nelle galere fasciste, Gramsci ha finito col divenire l'emblema stesso della resistenza al regime. Ma il suo ruolo simbolico non deve far dimenticare ciò che egli ha rappresentato nella storia del movimento operaio italiano: Gramsci è stato dirigente politico, comunista, rivoluzionario, finissimo osservatore della realtà.
I suoi Scritti Politici - la più ampia antologia oggi disponibile - raccolgono decine di interventi, discorsi, relazioni, e costruiscono davanti agli occhi del lettore una cronaca ragionata e vivissima degli eventi rivoluzionari che hanno scosso l'Italia e il Mondo intero nel primo quarto del XX Secolo. La forza del pensiero di Gramsci sta nel combinare la magistrale capacità analitica con la visione di lungo periodo, la strategia con la dimensione umana, facendo emergere non solo il lato politico delle sue interpretazioni, ma anche gli aspetti intimi della lotta politica. Dal "Popolo delle scimmie" allo scritto "Odio gli indifferenti", queste riflessioni gramsciane tracciano una geografia ideologica che testimonia un'epoca e fornisce al contempo una riflessione che supera i confini del tempo per assumere un valore generale di indirizzo. Gramsci, ancora oggi, ha molto da dire a studiosi e militanti.