Pubblicato postumo nel 1948, "Labbra condannate" è un tipico romanzo della piĂš tarda fase di vita e di scrittura della grande Flavia Steno. Sarebbe limitante ridurre il libro alla relazione convulsa fra Paolo Serra e la bella attrice Clara Vera, costantemente divisa fra lâaffetto spassionato di lui e la tentazione di una vita avventurosa. Le vicende di vita dei due protagonisti si muovono fra gli scenari piĂš disparati â dalla Germania, alla Spagna, passando per lâEgitto â mantenendo sempre un rapporto strettissimo con quelle dei vari amici che arricchiscono la storia (come Nina Romiti, Carletto Panseri e lâavvocato Bertollo). In un continuo dialogo fra i piĂš vari punti di vista, "Labbra condannate" si insinuerĂ nella memoria di chi legge come una sentita celebrazione della vita umana, fatta di dubbi e incertezze, di vita e di morte, di salute e di malattia...
Amelia Cottini Osta (1877-1946), nota con lo pseudonimo Flavia Steno, nasce a Lugano. Autrice dapprima di articoli e romanzi dâappendice, si afferma successivamente come corrispondente di guerra, distinguendosi come una fra le uniche donne ad aver documentato la Prima Guerra Mondiale direttamente dal fronte. Il 27 luglio 1944, avendo osteggiato il morente regime fascista in un suo articolo, verrĂ condannata in contumacia a quindici anni. Nascostasi in un cascinale insieme a dei partigiani â nei pressi di Moncalvo â attenderĂ la fine della guerra, di cui, fino alla morte, denuncerĂ le crudeltĂ . Ă autrice, fra i tanti romanzi, di "Fra cielo e mare", "Il pallone fantasma" e "Lâultimo sogno".