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Il Lago di Como e il Pian d'Erba

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Questa non ù una semplice guida turistica: ù un vero e proprio omaggio, fatto da un celebre patriota italiano alla sua amata terra lombarda. Pubblicato nella sua versione definitiva nel 1872, "Il Lago di Como e il Pian d’Erba" rappresenta non solo un excursus sulle vicende del passato e sul ricchissimo patrimonio culturale della regione (in molti casi dimenticato o, peggio, ormai perduto), ma anche un preziosissimo documento sull’aspetto e la vita del territorio nel lontano periodo risorgimentale.

Il lettore contemporaneo potrĂ  perdersi nelle ben quaranta escursioni proposte da Pier Ambrogio Curti, fra borghi pittoreschi, castagneti e faggete...

Pier Ambrogio Curti (1819-1899) nasce a Milano da una famiglia altolocata. Dopo una breve parentesi al seminario di Lecco, si trasferisce a Pavia per studiarvi diritto. In questi anni pubblica i primi racconti a sfondo storico e nel 1844, anno in cui si laurea ed inizia a praticare la professione forense, pubblica "Tradizioni e leggende di Lombardia". Coinvolto nei fatti delle Cinque Giornate di Milano (1848), continuerĂ  per anni ad avere problemi con le autoritĂ  austriache, che lo sospenderanno dall’avvocatura per ben due volte e che lo obbligheranno a piĂč di un esilio in Svizzera. Tornato stabilmente in Italia dopo l’unificazione nazionale, nel 1867 Ăš eletto deputato al parlamento. La sua produzione letteraria, intrisa di suggestioni classiche, consta di vari libri a sfondo storico-romanzesco ("Pompei e le sue rovine", "Livia Augusta"), di un volume di novelle intime ("Fiori appassiti") e di una guida storico-culturale alle bellezze della Lombardia ("Il Lago di Como e il Pian d’Erba").